Perché la cabinovia

La cabinovia si pone sempre più come un mezzo di trasporto urbano. Le città con problemi di traffico e mobilità che hanno già optato per la soluzione su filo sono: Londra, Amburgo, Rio de Janeiro, Medellin, La Paz, Tolosa, Gröningen, Dubrovnik, Malaga Ankara e l’elenco continua ad allungarsi in favore di un mezzo di trasporto il cui impianto risulta economico, veloce nella realizzazione, a basso impatto ambientale, semplice da gestire e suggestivo per i viaggiatori. L’infrastruttura richiesta è a basso impatto per il territorio, possono essere sfruttati elementi già presenti, quali valloni e grotte naturali, edifici da riconvertire in stazioni di arrivo. La bontà di questa scelta è dimostrata dal fatto che in più di un sito UNESCO nel mondo è stata usata la cabinovia come mezzo che abbina all’azione del trasporto delle persone l’esperienza che si offre: consente infatti di attraversare dall’alto il territorio, di goderne da un punto di vista unico e suggestivo, senza mettere a rischio i luoghi che attraversa.

Nello specifico, la cabinovia consente di intervenire sulle criticità rilevate sul territorio di Sorrento in quanto:

Crea una nuova attrazione per i turisti
La cabinovia a Sorrento è più di un mezzo di trasporto che migliora la mobilità dei turisti: è un’attrazione che si aggiunge all’offerta turistica locale, poiché consente ai viaggiatori di ammirare il panorama del golfo, della costa e della città da un punto di vista nuovo, suggestivo e spettacolare. Pur nella brevità della durata del percorso, si consente ai turisti di godere della vista dei valloni di Sorrento dall’alto. L’impatto emotivo, la carica attrattiva esercitata sulle persone che già oggi si soffermano a fotografare, per quello che è possibile, questi luoghi, sono immensi.

Inoltre, la riduzione del traffico nell’area del porto consente di recuperare le zone fronte mare a passeggiata: di fatto si realizza un percorso di lungomare, una passeggiata per ammirare il golfo e il costone, che al momento a Sorrento manca.

Ha un ridottissimo impatto ambientale
La cabinovia consente la creazione di una mobilità integrata mare-terra poiché è in servizio continuo e adatta la propria capacità di servizio alle reali esigenze del momento. Questo comporta una riduzione del traffico nelle zone del centro storico, della piazza e del porto, che a sua volta ha come naturale conseguenza una riduzione dei rumori e delle emissioni inquinanti: la qualità della vita dei residenti, dei lavoratori e dei turisti in queste aree viene quindi notevolmente migliorata. Attraversare il centro storico di Sorrento non è più un’esperienza che si lega allo stress del traffico, ai suoi pericoli e allo smog, ma diventa un momento per godere della bellezza delle strade che si stanno percorrendo.

Come detto, la cabinovia è infatti un mezzo pulito: è alimentata a energia elettrica, non produce emissioni inquinanti ed è silenziosa. L’impianto infrastrutturale che richiede è “leggero”, sfrutta costruzioni già esistenti e si integra al territorio, essendo le cabine dotate di ampie vetrate.

La creazione della passeggiata fronte mare è anch’essa un effetto della riduzione del traffico, in questo caso nell’area del porto, e si traduce anche in una maggiore godibilità del borgo di Marina Piccola e delle attrazioni che offre.

Valorizza il territorio
L’impianto della cabinovia è una soluzione per la mobilità che consente di alleviare la pressione sul tratto di strada, breve e stretto, tra piazza Tasso e piazza S.Antonino. È una strada sottoposta a enorme pressione da parte dei veicoli in transito, i pedoni che la percorrono avendo a disposizione un solo marciapiede e residenti ed esercenti sono costantemente esposti a rumore e inquinamento. La cabinovia consente di ridurre il traffico da quest’area, restituendola ai residenti e ai turisti. Inoltre, la cabinovia, riducendo l’afflusso di automobili verso il porto, consente di riconvertire ad aree verdi e a passeggiata sul mare alcuni spazi del borgo di Marina Piccola attualmente adibiti a parcheggio, a vantaggio di tutte le attività commerciali presenti. Con un solo intervento si permette alla città di avere un centro storico più godibile e vivibile, una passeggiata sul mare (attrattiva che a Sorrento, città di mare, manca) e una forte riduzione dell’inquinamento dovuto al traffico.

Valorizza le proprietà comunali
La cabinovia consente di recuperare aree pubbliche in disuso e al momento interdette ai cittadini, quali gli spazi sottostanti piazza Tasso e l’area di parco Ibsen, e consente di riconvertire aree fronte mare ora destinate al transito o alla sosta dei veicoli a passeggiate e luoghi da godere sia per i residenti che per i turisti. Il borgo di Marina Piccola viene rivitalizzato non solo dalla creazione di una passeggiata fronte mare e da una forte riduzione del traffico, ma anche da una maggiore semplicità nel raggiungere le attività ricreative e ricettive presenti.

I tempi di realizzazione sono molto brevi
Rispetto alle altre opere esaminate, la cabinovia richiede tempi di realizzazione nettamente inferiori. Il che si traduce in una più veloce messa in opera e redditività degli impianti. La costruzione degli immobili delle stazioni, nel caso di specie, è limitato alla sola stazione del porto, essendo previsto l’utilizzo, per la stazione di piazza Tasso dei locali in disuso di proprietà comunale sottostanti la piazza.

Fa da volano per ulteriori interventi di valorizzazione culturale
L’impianto della cabinovia stimola ulteriori iniziative di valorizzazione del territorio in quanto riporta al centro dell’attenzione beni storici e artistici che sono presenti sul territorio, ma che non sono portati al centro dell’attenzione dei turisti e dei cittadini. Il panorama storico e artistico di Sorrento, grazie a interventi futuri, diverrà quindi meglio visitabile, godibile e noto.

Nei locali sottostanti piazza Tasso è possibile effettuare un’operazione di recupero e riqualificazione estetica che riporti il ponte sul vallone alla sua antica bellezza. Tutte le stazioni sono pensate per essere prive di barriere architettoniche e quindi accessibili a tutti.

La stazione di piazza Tasso è il punto centrale dell'impianto, il passaggio intermedio aperto non solo a coloro che utilizzano la cabinovia, ma a tutti coloro che desiderano trascorrere del tempo in un luogo in cui l'arte, l'architettura e la tecnologia si fondono con la tradizione dell'accoglienza Sorrentina. Il progetto di riqualificazione degli spazi si ispira alla stazione della metropolitana di via Toledo a Napoli, dove arte e architettura, pur mantenendo intatte le funzioni dei luoghi, hanno reso una delle tante fermate della metropolitana un luogo noto nel mondo per la sua bellezza, meta da visitare e fotografare.

Per il turista l’esperienza del trasporto in cabinovia non è qualcosa di meccanico e strumentale rispetto alla vacanza, come può esserlo, ad esempio, uno spostamento in un qualsiasi mezzo di trasporto tradizionale. La percezione è completamente diversa: la cabinovia è qualcosa di completamente nuovo ed emozionante. Si può paragonare a una ruota panoramica che, pur compiendo un breve tragitto, offre momenti di rara suggestione: la vista dall’alto di una zona già di per sé splendida è un valore aggiunto che giustifica il costo del biglietto e che rende il trasporto un momento da vivere e condividere, un’esperienza da ripetere per poter apprezzare tutte le sfumature che il panorama è in grado di offrire. Non è un caso se molte città nel mondo stanno aggiungendo le cabinovie all’elenco delle proprie attrazioni appetibili per i turisti, che vogliono essere emozionati e stupiti. Chi viaggia lo fa per vivere un’esperienza diversa da quella che è la sua routine quotidiana, e ama potersi sentire importante e al centro dell’attenzione. Condividere le foto scattate da un punto di vista privilegiato e insolito di un tramonto dai colori mozzafiato, mostrare la bellezza del luogo che si è scelto di visitare - sottolineando così il proprio buongusto e magari anche il proprio talento fotografico - sono elementi a cui i viaggiatori danno valore. Un valore per il quale sono disposti a pagare, che pesa sempre di più e che influisce sulla scelta di andare in vacanza in una destinazione piuttosto che in un’altra. I social network e la possibilità di far sapere alla propria cerchia di relazioni e conoscenze dove si è, quanto sia bello il luogo del nostro soggiorno, quanto ci stiamo divertendo sono anche gli elementi che costituiscono la cartolina della destinazione scelta. Siamo noi a fare pubblicità e a dare visibilità al territorio.

È impensabile che Sorrento si lasci sfuggire la possibilità di essere pubblicizzato positivamente sui canali digitali da coloro che la visitano, e a costo zero per le istituzioni locali: è necessario che fornisca alle persone che già la conoscono un motivo nuovo per tornare, a coloro che non ci sono mai stati un motivo in più per venire in vacanza.

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